Napoli. Rifiuti e incuria in Via Duomo
NAPOLI – Mercoledì 22 agosto, lungo Via Duomo, la via dei musei, a causa dello scorretto smaltimento dei rifiuti, un cumulo occupa uno dei due marciapiedi, lo stesso lato su cui, pochi metri più avanti, si innalza il Duomo di Napoli. Più avanti, dal lato opposto, diversi abiti e un materasso sono posti dinanzi la chiesa S. Giuseppe dei Ruffi.
Uno stradone largo, quello di Via Duomo, in parte ZTL all’altezza del Museo Filangieri; un’arteria che collega quattro aree del centro di Napoli, a nord Via Foria, a sud il Corso Umberto I, ai due lati il quartiere di Forcella e la zona dei Decumani. Al centro di queste aree vi è il Duomo di Napoli, meta turistica e luogo di visita di molti cittadini napoletani, punto di interesse storico, artistico, culturale e religioso.
Su Via Duomo, di fatto un percorso obbligato per i tanti turisti, in prossimità delle campane c’è cattivo odore e sporcizia, un biglietto di presentazione per chiunque sia interessato a visitare la città e a recarsi presso la nota Basilica di Santa Maria Assunta; entusiasmarsi alla vista del battistero di San Giovanni in fonte; ammirare la reale cappella del Tesoro di San Gennaro.
Se la piazzetta su cui si erge la monumentale facciata del Duomo risulta essere molto pulita e libera da cartacce, come sgombro è il passaggio dove sono posizionate le campane della raccolta di rifiuti immediatamente precedente alla Piazza, diversa è la situazione lungo i marciapiedi e i punti di raccolta verso Piazza Nicola Amore e Corso Umberto I, o più avanti in direzione Via Foria, nei giorni in cui la città risulta essere svuotata dai tanti cittadini in vacanza.
L’arteria in questione è importante non solo rispetto alla sua centralità e al turismo; il numero delle tante abitazioni, gli esercizi commerciali tra cui gli storici negozi di abiti da sposa e di paramenti sacri, nonché il Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università di Napoli “L’Orientale” rendono Via Duomo una delle zone più importanti di Napoli.
In passato, l’incuria e lo scarso senso civico di chi vive via Duomo hanno provocato reazioni da parte di alcuni attivisti che ne hanno stigmatizzato l’operato: quest’ultimi infatti lamentavano una potatura selvaggia degli alberi della zona – un presidio sanitario che dà vita, armonia e bellezza al territorio, unito a una scarsa tolleranza da parte dei commercianti della presenze delle piante; neanche allora mancavano contenitori della spazzatura stracolmi di materiale vario e una raccolta differenziata quanto meno confusionaria.
Se, relativamente alla presenza degli alberi, uno sforzo è stato fatto e la situazione pare essere migliorata, lo stesso non si può dire dei cittadini rispetto alla gestione dei rifiuti, soprattutto se si considera il periodo vacanziero della città; una questione che purtroppo potrà solo peggiorare via via che la città andrà riempiendosi, in assenza di educazione al riciclo e al rispetto dell’ambiente.
L’importanza e la necessità di avere strade pulite non riguarda quindi il mero seppur importante decoro e l’estetica della strada; la salubrità dei cittadini passa per il regolare smaltimento dei rifiuti negli appositi cassonetti, non ai lati della strada o all’esterno dei cassonetti stessi.
I rifiuti a cielo aperto emanano cattivi odori, attirano insetti e possono contenere materiali taglienti; posti sui marciapiedi possono essere pericolosi per chi è di passaggio, soprattutto per i bambini.
In prossimità dei punti di raccolta gli oggetti gettati in terra, alla rinfusa, e il gran numero di sacchi della spazzatura posti l’uno accanto all’altro non rendono giustizia alla bellezza del luogo e sono pericolosi per l’ambiente e per tutti i cittadini: dalla galleria fotografica si evince un cumulo di spazzatura in Via Duomo all’incrocio con Via S. Biagio dei Librai, altezza Piazza Crocella ai Mannesi, a due passi dal noto murales di Jorit Agoch, l’opera che ritrae il volto di San Gennaro; e più avanti, nel punto di raccolta posto dinanzi alla chiesa S. Giuseppe dei Ruffi, all’altezza della piazzetta che ne porta il medesimo nome.
Immondizia gettata in terra nonostante i contenitori semi vuoti o riempiti a metà; cartoni che andrebbero spezzettati e accostati alle campane e invece sono lasciati in terra a caso; indumenti abbandonati in terra nonostante le campane apposite; i materassi e i mobili, come ogni materiale ingombrante che andrebbe trasportato presso le isole Ecologiche fisse o mobili, o previa prenotazione telefonica e online, smaltito attraverso il ritiro concordato con l’ASIA a piano strada, sono invece depositati lungo i marciapiedi.
Il monitoraggio e l’intervento, per evitare che le strade siano ricoperte di rifiuti in pieno giorno o nel tardo pomeriggio, dovrebbero essere più costanti nel tentativo di combattere le cattive abitudini, i comportamenti illeciti e la scarsa educazione allo smaltimento dei rifiuti di alcuni abitanti.
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