Napoli. Trasporti pubblici. Intervista ad Alberto Ramaglia
NAPOLI – Trasporti pubblici al centro del ciclone negli ultimi giorni a Napoli e provincia, proprio oggi la linea 1 della Metro è stata chiusa temporaneamente per lavori. Qual è la reale situazione in cui si trovano i mezzi pubblici campani? Lo abbiamo chiesto all’Ing. Alberto Ramaglia, Amministratore unico di ANM (Azienda Napoletana Mobilità) e Amministratore delegato di Metronapoli e Napoli Park.
La situazione attuale dei mezzi pubblici?
«Direi che lo scenario a Napoli per quanto riguarda i trasporti è stato rivoluzionato. Negli ultimi quattro anni abbiamo aperto tre nuove stazioni della Linea 1 metropolitana: Toledo, Garibaldi e Municipio. Il bando pubblico internazionale per l’acquisto di 10 nuovi treni per un valore di 98 milioni di euro di Fondi POR regionali è stato assegnato provvisoriamente alla spagnola CAF. Il nuovo parco rotabile andrà ad arricchire l’attuale flotta e servirà a ridurre i tempi di attesa e migliorare il comfort di viaggio per i passeggeri. Anche la flotta di superficie ANM fa parte del piano di rinnovamento aziendale previsto dal Piano industriale. Abbiamo acquistato 60 nuovi autobus di ultima generazione a basso impatto ambientale, 12 già in servizio da giugno scorso, anche questi dotati di moderni sistemi di sicurezza e comfort. Tutto questo aggiunto alle attuali linee bus, tram e filobus, alle due linee metropolitane (Linea 1 e Linea 6), ai quattro impianti funicolari (Chiaia, Centrale, Montesanto e Mergellina), al sistema diffuso di scale mobili intermodali, ai 5 ascensori cittadini e ai numerosi nodi di collegamento per l’accesso ai parcheggi di interscambio va a potenziare la già fitta rete di servizi di trasporto cittadini gestiti dall’Azienda Napoletana Mobilità. Certo si può fare di più, ma va considerato che in un quadro economico difficile in cui si riducono sempre più le risorse destinate al trasporto possiamo dirci soddisfatti di ciò che fin qui siamo riusciti a fare, anche grazie a una visione strategica del nostro azionista Comune di Napoli, che con la fusione delle aziende di trasporto in una “società unica” ha indicato la via dell’ottimizzazione e della razionalizzazione delle risorse disponibili interne e delle opportunità offerte invece dal mercato anche dei fondi europei, utilizzando i quali stiamo riuscendo nella difficile impresa, al netto delle difficoltà burocratico-amministrative che non mancano mai, a dare nuovo impulso al sistema del trasporto pubblico locale.»
Per quanto riguarda le aggressioni nei confronti degli autisti dei bus ANM, crede che il problema sia solo di carattere sociale?
«Questo è un tema che da sempre affrontiamo come una priorità, ciononostante purtroppo non sempre le azioni che possiamo mettere in campo sono risolutive di un fenomeno ben più ampio, che va ricercato credo anche nel tessuto sociale a dir poco complesso in cui operiamo. Certo è che l’allarme sociale generato dalle ripetute aggressioni al personale ANM e al patrimonio aziendale impone azioni più efficaci. La sicurezza è un tema che riguarda tutti, istituzioni, prefettura, forze dell’ordine e gli stessi cittadini.»
Le Istituzioni hanno fatto tutto ciò che andava fatto?
«Come dicevo, ciascuno per la sua parte è chiamato a mettere in campo tutto il tempo e le risorse necessarie per garantire il rispetto della legalità, ma c’è bisogno di dare più continuità e sistematicità alle iniziative di controllo del territorio, offrire assistenza operativa per fornire al nostro personale e all’utenza tranquillità e sicurezza a bordo dei nostri mezzi. ANM fa la sua parte, investe in personale di vigilanza e in tecnologie: ad oggi a bordo di ogni bus, treno di metrò e funicolari così come nelle stazioni è presente un impianto di videosorveglianza, mentre da anni lavoriamo a stretto contatto con le forze dell’ordine e l’Arma dei Carabinieri a iniziative di contrasto e prevenzione quotidiana nelle scuole e con i più giovani, specie nei quartieri a rischio. Faccio inoltre un appello al senso civico di chi abita questa città, e a chi dovesse essere testimone di questi atti criminosi, di non avere timore a denunciare o segnalare alle forze dell’ordine.»
15,6 milioni stanziati per garantire ai giovani studenti campani i trasporti gratuiti. Non sarebbe stato meglio veicolare questi soldi per migliorare i servizi?
«Trovo che sia doveroso, oltre che utile. La nuova politica tariffaria regionale ci ha già consentito di introdurre ticket di viaggio aziendali. Un’opportunità che stiamo sfruttando anche con l’apporto delle tecnologie. La gestione commerciale diretta di questa nuova e importante voce di bilancio è per l’azienda strategica, perché aggiunge nuove risorse economiche che possiamo reinvestire proprio per il miglioramento dei servizi di ticketing, offerti sia in stazione che online, ai nostri clienti/utenti.»
By Luca Sorrentino