Napoli. Un murales “a terra” per ricordare la prima sezione del “Internazionale” in Italia

NAPOLI – Peter Vento è il nome d’arte di un illustratore, fumettista e artista di strada che esprime il suo pensiero tramite l’arte. In una fredda e piovosa giornata di gennaio ha dipinto ciò che ha definito murales “a terra”, per ricordare e celebrare la prima sezione del “Internazionale”, organismo che aveva lo scopo di creare un legame, appunto internazionale, tra i diversi gruppi politici di sinistra, e che nacque a Napoli nel 1869, ben 148 anni fa.

Il disegno ha attirato molto pubblico in Via Toledo, centralissima strada di Napoli. Tra loro un gruppo di ragazzi ha voluto conoscere il significato di ciò che veniva dipinto, chiaro indice di come i valori sociali e l’informazione possano essere trasmessi attraverso l’arte anche ai più giovani: il murales dai colori sgargianti rappresenta i lavoratori che lottano contro le forze dell’ordine, i quali hanno l’aspetto di burattini, i cui fili vengono mossi da poteri forti; poi la libertà che si eleva su tutti; e un re che brucia tra le fiamme. Peter Vento ha in questo modo raccontato ciò che accadde nella Napoli post unitaria, dove le condizioni generali e la miseria dilagante assunsero dimensioni allarmanti, traducendosi in un’enormità di crimini: furti; reati contro le persone, le proprietà e la pubblica amministrazione. La causa principale di tale fenomeno fu che il Re non era in grado di combattere la miseria in cui viveva il popolo. Da qui, il re è rappresentato nel disegno mentre brucia tra le fiamme.

La Napoli di fine ‘800, pur non essendo un polo industriale con un gran numero di proletariato, fu la città in cui si registrarono il maggior numero di scioperi operai, che preannunciavano la nascita del socialismo italiano. Bakunin, anarchico russo che amava Napoli, portò nella città partenopea il seme del socialismo libertario, fondando nel 1869 la sezione napoletana dell’ A.I.L., Associazione Internazionale dei Lavoratori, cui aderirono subito oltre 1.000 persone.

Il murales dell’artista di strada nasce da un ideale che propone un cambiamento sociale, che attualmente costituisce una questione di grande rilevanza per molte persone. L’arte è in grado di trasmettere emozioni e per questo viene veicolata da Peter Vento per la denuncia sociale e come possibilità di cambiamento. Peter Vento è anche stato parte attiva del cambiamento sociale da lui auspicato e ha infatti collaborato con il centro sociale Cortocircuito di Roma e con il Centro Insieme Le Vele a Scampia.

I centri sociali sono un importante punto di partenza e ognuno, seguendo la propria linea di pensiero, contribuisce a creare degli spazi e dei luoghi in cui la socialità e l’aiutare il prossimo siano di primaria importanza.

L’anniversario dell’internazionale pone l’attenzione sulla tematica del lavoro, che nel nostro paese scarseggia sempre più. Basti ricordare la recente situazione della società Almaviva, che ha licenziato i lavoratori della sede romana e messo in cassa integrazione quelli di Napoli.

Un murales per ricordare che chi ha il potere ha soprattutto il dovere di portare un cambiamento sociale, che possa risollevare la situazione lavorativa del paese, ma anche per ricordare che ognuno di noi, nel suo piccolo, può agire nell’interesse della collettività.

By Ilaria D’Alessandro

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