Omicidio Vassallo: a 5 anni dalla morte del sindaco di Pollica, ancora nessun colpevole

 

POLLICA – Il 5 settembre 2010, nel comune cilentano di Pollica, in provincia di Salerno, veniva ucciso, sulla strada di casa, il sindaco Angelo Vassallo. Dopo 5 anni, le ombre sul delitto non sembrano dissiparsi e le indagini mancano di esiti.

Luigi Rocco, il PM incaricato delle indagini all’epoca dei fatti, aveva ipotizzato che il ‘sindaco pescatore’, come era soprannominato per l’amore nei confronti della sua terra e per il suo passato in mare,  fosse stato ucciso dalla camorra. Secondo quell’ipotesi, il sindaco Vassallo avrebbe ostacolato un traffico di droga internazionale, destinato ad usufruire dei porti del Cilento. Nel novembre 2014, le indagini hanno condotto a Humberto Damiani De Paula, un brasiliano incarcerato a Bogotà dal gennaio dello scorso anno per spaccio e  che è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di “omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso”. Il PM Rosa Volpe ha avuto bisogno di una rogatoria internazionale per interrogare l’indiziato, che si è dichiarato estraneo ai fatti e il suo legale ha smentito il presunto litigio tra il suo assistito e il ‘sindaco pescatore’, avvenuto qualche giorno prima dell’agguato .

Le indagini, a cinque anni di distanza dall’omicidio, non sono ancora concluse ed Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente,Territorio e Lavori Pubblici della Camera, dichiara “L’assenza di esiti è una sconfitta per la credibilità dello Stato e nella battaglia per la legalità”.

Angelo Vassallo ha esercitato la carica di sindaco di Pollica per tre mandati, dal 1995 al 2010. Era un rappresentante del Pd ed era stato, precedentemente, Consigliere provinciale a Salerno. Il ‘sindaco pescatore’ era presidente della Comunità del Parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed ex-Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. Inoltre, è stato anche Vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food, ricoprendo l’incarico di Presidente a livello internazionale. Per questo motivo, nel 2009,  aveva promosso l’inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, accolta dall’UNESCO l’anno successivo, a Nairobi. Vassallo ha, in seguito, fondato il “Centro studi per la Dieta Mediterranea” che ha sede nel castello dei principi Capano di Pollica.

By Martina Sorrentino

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