Passaporti falsi. Membri Stato islamico potrebbero essere già sul suolo americano
WASHINGTON – Questa mattina l’FBI ha annunciato che l’organizzazione terroristica dello Stato islamico è in grado di realizzare ‘autentici’ passaporti siriani, per infiltrarsi regolarmente nel territorio americano. L’organizzazione infatti sarebbe dotata di uno specifico macchinario utile a realizzare passaporti e le forze dell’ordine americane già sono state allertate sulla situazione.
A fare l’annuncio è stato il direttore dell’FBI, James Comey, durante la testimonianza alla Commissione Giudiziaria del Senato statunitense. Comey ha infatti affermato che “l’intelligence è a conoscenza che lo Stato islamico ha la capacità di produrre passaporti contraffatti, e pertanto possono insidiarsi in qualsiasi territorio”. La minaccia è stata sottolineata già la scorsa settimana, in un documento di ben 17 pagine inviato all’FBI dalla Sicurezza Nazionale, che informava gli inquirenti dell’acquisto da parte dell’ISIS di una stampante speciale, da utilizzare appunto per la produzione di passaporti. Secondo fonti della rete di informazione ABC, la stampante sarebbe stata di proprietà dei terroristi già durante l’attacco alla città di Deir-ez-Zour l’estate scorsa. A tal proposito il network riporta che “da più di 17 mesi Raqqa e Deri-ez-Zour sono cadute in mano allo Stato islamico e che è possibile che individui dalla Siria, con passaporti rilasciati nelle città sottomesse all’ISIS, potrebbero essere ora su suolo americano”. Nel suo documento Comey tuttavia afferma che gli uomini dell’FBI giorni fa non avevano motivo di credere che gli infiltrati dell’ISIS fossero sul suolo americano, aggiungendo che i suoi uomini sono in ogni caso in allerta in modo costante.
Due passaporti falsi siriani sono stati usati anche da due terroristi che hanno preso parte lo scorso mese all’attentato alla capitale francese. Al riguardo questo potrebbe essere un collegamento concreto alla notizia diffusa dall’FBI. Si tende a credere infatti che questi si siano introdotti in Europa confondendosi tra le migliaia di rifugiati provenienti dalla Siria. Tuttavia entrambe le teorie provengono da fonti militari, dunque potenzialmente di propaganda.
Da segnalare che già molto prima della divulgazione di queste informazioni, esattamente nel mese di settembre, il giornalista europeo Harald Doornbos aveva mostrato come fosse facile ottenere un passaporto, con addirittura la foto del Primo Ministro olandese Mark Rutte, alla ‘modica’ cifra di 825 dollari e pazientando per circa 40 ore.
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