Perugia. Report dal Festival Internazionale del Giornalismo
PERUGIA – Nell’elegante e antico centro storico di Perugia, da mercoledì 11 fino a domenica 15 aprile si è svolta la XIIª edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, patrocinato dal Comune di Perugia e la Commissione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo regionale. L’iniziativa è stata co-finanziata anche dai POR FSE e FESR e dal PSR FEASR Umbria. Presenti, tra i main sponsor sia Facebook che Google. Cinque giornate, con oltre 700 speaker, e un programma ricco di eventi previsti dalle ore 09:00 del mattino fino alle 23:00.
Il Festival si è svolto in Corso Vanucci, all’interno dello storico Salone d’Onore del settecentesco Palazzo Donini, oggi sede della Presidenza della Giunta regionale; nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, attualmente sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia; in Via Mazzini, all’interno del Centro servizi camerali “Galeazzo Alessi”; in Piazza IV Novembre, nel gotico Palazzo dei Priori, risalente al 1293, presso Sala dei Notari e Sala Vaccari; nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, presso la Sala del Dottorato e Palazzo Sorbello, in Piazza Piccinino. I teatri che hanno ospitato il Festival sono il Morlacchi (1781) e il Sapienza (1362), mentre le principali conferenze stampa si sono tenute nei due storici hotel del centro: il Bruffani e la Rosetta.
Presenti le principali reti televisive: Rai e radio Rai, Mediaset, BBC, CNN, SKY news e CANAL+. Tra i giornali e le Agenzie stampa italiane: Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, ANSA e Agi, mentre tra i giornali stranieri: The Guardian, The Times, The Financial Time, The New York Times e molti giornali online.
Le cinque giornate, suddivise in dibattiti, incontri, presentazioni, interviste, fotogiornalismo, data journalism, work shop, proiezioni di film e documentari, fotodocumentari e dirette, hanno visto protagonisti direttori/ci e note firme del giornalismo italiano e straniero come Travaglio, Gomez, Carola Frediani, Roberta Petrelluzzi, Basile Simon, Martin Stabe, Inga Thordar, Jina Moore e tantissimi altri. Non di minore importanza sono stati gli interventi dei social media specialist, oltre a quelli di registi, attori, politici, avvocati, attivisti e delle principali organizzazioni umanitarie come UNHCR, UNICEF, Medici Senza Frontiere e Amnesty International, e dei ricercatori delle più prestigiose Università del mondo come quella di Oxford.
Le tematiche affrontate sono state tante e molto differenti tra loro. In primo piano sono state poste le grandi crisi umanitarie, in particolare quella della Siria e dei paesi del Medio Oriente, ma anche quella del popolo dei Rohingya, la situazione del Afghanistan e la questione arabo-palestinese. Grande spazio ha avuto anche il tema sulla tecnologia, analizzata negli aspetti, nei contenuti e nelle conseguenze del cambiamento digitale, delle nuove frontiere del giornalismo tech e social media, nell’aspetto della cyber sicurezza delle informazioni, della disinformazione e delle fake news. Per quanto riguarda l’attualità, immancabile è stato il tema riguardante lo scandaloso caso delle molestie sessuali #Metoo, considerato dal punto di vista legale e sociale. Sono inoltre stati affrontati importanti temi sul rapporto tra giornalismo, il diritto di informazione e la libertà di stampa; di giornalismo investigativo; di corruzione; di temi ambientali come i cambiamenti climatici e l’agricoltura; Infine di temi economici e politici come la questione della teorica solidità delle banche italiane, il rapporto tra stato e mafia, e la tante volte discussa, ma ancora non risolta, questione di genere e disuguaglianza.
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