Poggiomarino. Sabato la IV Edizione della Notte Bianca della Tammorra
POGGIOMARINO – Sabato 17 settembre alle ore 19:00, si terrà a Poggiomarino, Comune dell’area metropolitana di Napoli, la IV edizione della Notte Bianca della Tammorra. A partire dalle ore 21:00, in Piazza De Marinis, si esibiranno paranze, gruppi musicali e suonatori tammorrari, uniti per rievocare il patrimonio artistico musicale dello storico territorio denominato “Magna Grecia”.
La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Culturale degli Scettici, con il patrocinio del Comune di Poggiomarino, che per l’occasione si occuperà della diffusione e della rappresentazione del patrimonio artistico e musicale dell’antico territorio dell’Italia meridionale. Aggregazione socio-culturale e passione per la musica saranno i protagonisti della manifestazione, interpretati non solo come folklore e discipline artistiche, ma come strumenti volti allo studio antropologico di un popolo, fatti nell’insieme di vocalità, di attività gestuali e motorie, in grado di garantire la comprensione tra popoli diversi, nonché la rappresentazione delle loro particolarità.
Le danze si apriranno alle ore 21:15 con la riunione delle paranze, dei gruppi di suonatori e dei tammorari, mentre alle ore 21:30 si inizierà con la tammorra vera e propria, che proseguirà fino a tarda sera. Per l’occasione abbiamo contattato Michele Iervolino, presidente dell’Associazione Culturale degli Scettici.
Com’è nata l’idea di rievocare il patrimonio musicale della Magna Grecia?
«L’idea di rievocare la tradizione popolare attraverso il canto e la musica tradizionale delle nostre zone nasce dalla costatazione che troppi giovani oggi si allontanano da ciò che è l’amore per il nostro territorio e della nostra storia. Ed è quindi attraverso la musica che l’associazione vuole cercare di riportare tutti verso i valori sani, sociali e del lavoro, che la cultura contadina ha sempre preservato e tramandato alternativamente alle nuove culture di massa e di consumo. In particolare saranno presentate le paranza storiche del territorio presente tra il Vesuviano e l’Agro Nocerino Sarnese, che si esibiranno con tammuriate e tarantelle.»
Non solo canti e balli, anche cultura?
«Tutti potranno danzare e apprendere le movenze delle danze popolari al ritmo delle castagnette. Chiunque potrà partecipare sia come cantante che come suonatore o ballerino. La cosa importante è il rispetto e l’amore per le nostre tradizioni e per l’esperienza degli artisti più navigati. Inoltre a chi si cimenterà nelle tammorriate sarà offerto vino e pasta e fagioli.»