Polonia e Ungheria usate per allontanare l’UE dalla Russia. Summers accusa gli Stati Uniti
LONDRA – “Gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito temono una sorta d’accordo tra l’Unione Europa e la Russia, e stanno cercando di utilizzare la Polonia e l’Ungheria come ostacolo per evitare un possibile accordo tra Mosca e, in particolare, Berlino.”, queste le parole del giornalista indipendente e commentatore politico Martin Summers, in un’intervista rilasciata all’emittente internazionale RT.
Oggi, riguardo proprio la Polonia, nuovo ‘problema europeo’, si è tenuta la riunione della Commissione europea, organizzata in risposta alla riforma polacca della Corte Costituzionale, che ha ridotto le tutele e la sua efficienza, contenente inoltre un’imminente riforma dei media che darebbe il controllo totale al governo di Varsavia sulle emittenti pubbliche.
I media occidentali etichettano ormai la Polonia come il nuovo ‘mal di testa’ d’Europa, dicendo che la sua democrazia si sta sgretolando. In particolare si segnala il commento di domenica scorsa del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che ha dichiarato a un quotidiano tedesco che “in Polonia sta avvenendo una pericolosa ‘Putinizzazione’ della politica europea”, tracciando un confronto tra le politiche di destra di Varsavia e il presidente russo Vladimir Putin. Commettendo dunque un grave errore, non solo nell’offesa indiretta di definire come un ‘male’ assoluto tutto ciò che riguarda Putin, ma anche perché Martin Schultz dimostra di non sapere che l’attuale ‘regime’ di destra polacco è piuttosto ostile nei confronti del governo russo.
Tuttavia non esiste solo il ‘problema’ Varsavia, non è sola infatti nella sua posizione contro Bruxelles: il primo Ministro ungherese, Viktor Orban, è stato criticato dall’Unione Europea su una serie di occasioni. In particolare sulle sue opinioni circa la crisi migratoria, che hanno sancito una sorta di muro tra l’Ungheria e il resto d’Europa. Inoltre, a sostegno della politica della Polonia, Orban ha detto che Budapest bloccherebbe, eventualmente fossero autorizzate, le sanzioni europee contro Varsavia.
Martin Summers continua l’intervista chiarendo che in Polonia si sta tentanto di assumere il controllo della Corte di Cassazione e il controllo delle televisioni, una prospettiva insomma di assoluta gravità, che non può essere assolutamente paragonata alla realtà russa, dove il governo agisce attraverso un mandato popolare ampissimo. Infine il giornalista chiude con una riflessione: “Quello che paesi come la Polonia dovrebbero fare è di trasformarsi in ‘ponti’ tra Oriente e Occidente, invece sono utilizzati dagli americani come un ostacolo, per impedire un’alleanza tedesco-russa. Gli americani e gli inglesi hanno paura insomma che l’UE si avvicini alla Russia, così usano la Polonia e l’Ungheria come strategia per mantenerli distanti”.
By Lucia Schettino