Psicologia. Disponibili le linee guida TGNC in italiano
NAPOLI – In occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, l’Ordine degli Psicologi della Campania giovedì 17 maggio 2018 ha diffuso agli iscritti le linee guida per la pratica psicologica con persone transgender e gender nonconforming (TGNC), elaborate dall’American Psychological Association (APA), e per la prima volta quindi disponibili in italiano grazie al contributo di Paolo Valerio, docente di Psicologia clinica della Federico II di Napoli, e del suo gruppo di lavoro che ha tradotto il testo e lo ha adattato al nostro contesto.
Il volume contiene 16 linee guida, ognuna costituita da una premessa teorica e da una sezione applicativa, con le quali si fa appello agli psicologi affinché assicurino nella pratica professionale un trattamento non discriminatorio; si incoraggia un’offerta adeguata di servizi di cura rivolti alla salute fisica e mentale; si riconoscono l’efficacia, i benefici e la necessità medica del processo di transizione di genere; si supporta l’accesso a un trattamento adeguato in ambienti istituzionali.
Da sottolineare il passaggio sull’identità di genere, che va distinta dall’orientamento sessuale, e che in molte culture e tradizioni religiose si fa coincidere con il sesso assegnato alla nascita. Nelle persone TGNC invece, queste due componenti non corrispondono e l’identità di genere può essere vissuta al di fuori del rigido binarismo di genere. Queste persone possono quindi vivere un disagio dovuto all’incongruenza tra genere percepito e genere assegnato alla nascita, ma anche allo stigma sociale e alla discriminazione. Con queste linee guida si invitano gli psicologi ad adattare o chiarire il proprio modo di intendere il genere, percependo le variazioni identitarie come sane e legittime.
Al riguardo abbiamo ascoltato il parere di Angelica Visconti, docente di naturopatia presso IESO Academy, che in prima persona ha vissuto un cambio di identità di genere.
Cosa pensa delle linee guida dell’APA diffuse dall’Ordine?
«Sono pienamente d’accordo che ci siano delle linee guida come supporto nel passaggio di identità o eventuali problematiche psicologiche che possono sorgere, perché penso che l’ambito della transessualità abbia delle peculiarità tutte sue, per cui occorre che lo psicologo sia adeguatamente preparato per affrontarle»
Come ha vissuto la sua transizione?
«E’ una domanda molto ampia, quello che posso dirle è che nel periodo di transizione in cui a lavorare andava Salvatore e tra le mura domestiche viveva Angelica, mi sono sentita come se avessi un corpo in multiproprietà. Quasi sempre lo usava Salvatore, e lo lasciava a me solo quando rientrava a casa o quando mi lasciava uscire come Angelica! Poi quando ho cominciato a essere me stessa dal risveglio al riposo notturno, cioè quando nel mio armadio sono spariti gli abiti di Salvatore, mi sono sentita felice e realizzata.»
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