Raid militari egiziani: popolo a favore ma non fermano rapimenti ISIS
IL CAIRO – L’85% della popolazione egiziana è a favore degli attacchi aerei contro le cellule dello Stato Islamico in Libia. Un sondaggio ha rivelato che, secondo la maggioranza degli egiziani, l’attacco sferrato contro i terroristi è stata la mossa più giusta per riscattare l’assassinio dei 21 egiziani copti uccisi la settimana scorsa.
Dei 1.214 intervistati dal Baseera, il Centro Egiziano per la Ricerca sull’Opinione Pubblica, il 76% sostiene ulteriori attacchi contro gli avamposti islamisti, mentre l’11% ritiene che la reazione militare di ieri sia stata sufficiente e che l’Egitto debba fermarsi. Solo l’8% degli intervistati si è dichiarato totalmente contrario all’azione militare condotta dalle Forze Armate Egiziane. Inoltre dal sondaggio emergono ulteriori dati, come la soddisfazione della popolazione riguardo l’informazione diffusa dal governo sulle azioni proposte. Elemento importante che emerge dalle interviste è che un quarto della popolazione ritiene che la risposta egiziana agli omicidi dell’ISIS condurrà quest’ultimo ad una recessione in termini di aggressioni.
Le sensazioni popolari sono state smentite dalla conferma di un ulteriore rapimento di altri 26 egiziani in territorio libico. A dare la notizia il Masrawi, un sito di informazione egiziano, al quale gli abitanti del villaggio di Beni Suaf, a sud del Cairo, hanno dichiarato di aver perso tracce di alcuni parenti in Libia. Dopo aver cercato di contattare i familiari, gli abitanti del villaggio ne hanno appreso il sequestro. Dall’altra parte, il Libya Herald, sito di informazione libico, ha riportato la notizia di un rapimento di oltre 30 egiziani nei territori posti sotto il dominio di Ansar Al Shari’a, ovvero i Partigiani della Shari’a, e dello Stato Islamico.
Nel frattempo l’Aswat Masriya, sito di informazione egiziano, riporta la notizia della morte di almeno altri nove sospetti militanti nel nord del Sinai, uccisi dall’attacco militare delle Forze Armate Egiziane. Sei dei militanti sono stati uccisi da raid aerei, mentre tre hanno trovato la morte in raid di terra. Gli elicotteri continuano a bombardare le zone ritenute più calde nelle zone intorno a Sheikh Zuweid e Rafah.
By Margherita Sarno