Razzismo in USA. “Sono io la legge negri”, poliziotta americana licenziata
PITCAIRN – Melissa Adamson, ufficiale di polizia della contea di Allegheny, in Pennsylvania, è stata licenziata in tronco per aver postato sul suo account Snapchat una foto con insulto razzista. Immediatamente ne è scaturito un caso mediatico e le cariche più alte della contea, tra i quali il sindaco e il capo della polizia, hanno preso le distanze dalla frase della giovane agente, condannandone aspramente il comportamento.
Ha destato grande scalpore negli USA il caso di razzismo che ha colpito la piccola cittadina di Pitcairn, dove una giovane agente, da poco in servizio, ha pubblicato su un importante canale social, Snapchat, una foto che la ritrae in alta uniforme e occhiali da sole, con una didascalia che riportata la seguente frase: ”Sono io la legge oggi, negri”.
Sul profilo pubblico della ormai ex agente, l’ingiuria contro le persone di colore è stata postata già da diversi giorni, ma solo nelle ultime ore il suo comportamento ha avuto una cassa di risonanza a livello nazionale. La misura del licenziamento è arrivata solo da qualche ora, seguita da un comunicato del dipartimento di polizia sulla pagina Facebook ufficiale: nel comunicato l’intero dipartimento prende le debite distanze dall’agente e ne dichiara il licenziamento. Ma le dimensioni della faccenda nel frattempo si sono ampliate, e il risvolto politico ha preso il sopravvento, tanto che Michael Cherepko, sindaco della cittadina, è intervenuto dichiarando: “Questo post mostra una condotta e un carattere molto lontani da quello che ci attendiamo dai pubblici ufficiali in questa città.”. Non si è fatta attendere anche la replica della ex rappresentate di polizia, la quale si è difesa, in un’intervista rilasciata ad Action News 4, emittente nazionale, riferendosi all’accaduto come a uno stupido sbaglio, e dichiarando amore eterno verso la divisa e ciò che rappresenta.
La tempistica dello scandalo è disarmante. Moltissime persone hanno ancora negli occhi le lacrime della bambina di 9 anni che ieri, nel consiglio comunale della città americana di Charlotte, con un’umanità e una maturità straziante, ha rivendicato i diritti delle persone di colore in seguito alla morte di un giovane afroamericano, vittima di un pestaggio ingiustificato da parte della polizia locale. Al riguardo anche il presidente Barak Obama è intervenuto sugli ultimi eventi razzisti, parlando senza mezzi termini di discriminazione.
Negli Stati Uniti la percentuale di afroamericani che vittime di violenze e soprusi da parte delle forze dell’ordine è esorbitante. Recenti stime attestano attorno al 33% le persone di colore oppresse da una frangia violenta e razzista della polizia. E’ innegabile che queste violenze non siano casi isolati, bensì una vera e propria piaga sociale che colpisce le fasce, quella afroamericana in particolar modo, più povere e deboli, e che i grandi passi avanti fatti nella lotta per i diritti umani siano comunque lontani dalla risoluzione del problema, dallo sradicamento del sentimento razzista.
By Ernesto Gagliotta