Regione Campania. Disabilità: la Legge sul “Dopo di noi” il PD la fa senza consultare i disabili
NAPOLI – Ci sono molte associazioni in Campania, attive nell’ambito della Disabilità, che hanno avuto un confronto più o meno costruttivo con il Partito Democratico durante la scorsa campagna elettorale, per le elezioni regionali in Campania. Molte le promesse fatte dai professionisti della politica, pochissime ancora quelle mantenute. Oggi a lamentarsi sono i rappresentanti della FEDERHAND-FISH Campania, la Federazione regionale campana delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie, che in una nota a firma del Presidente Daniele Romano lamenta, giustamente, il mancato coinvolgimento delle associazioni circa la proposta di Legge a firma Oliviero del PD, approvata definitivamente in VI Commissione della Regione Campania, sulle “Disposizioni per l’assistenza a persone disabili prive del sostegno familiare”. Di seguito alcune frasi estratte dal comunicato: “La Federhand-Fish Campania conferma il proprio dissenso di una legge sul dopo di noi senza di noi. Non è avvenuto nessun confronto con le associazioni che si occupano della tutela dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie, diversamente da quanto affermato dallo stesso Oliviero durante l’iniziativa di presentazione della legge.”, cioè il Presidente Daniele Romano afferma che Gennaro Oliviero del PD ha mentito, in riferimento a questa precisa occasione di mancato confronto politico.
La nota continua contestando la totale assenza, all’interno della proposta di legge, di ogni riferimento alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, legge dello stato n.18/09. Ma altra fase del comunicato, probabilmente quella più incisiva e che ha un preciso riferimento alle reali problematiche della persona disabile, è quella relativa alla mancata pratica da parte dei Comuni di un piano globale di reinserimento sociale, in particolare nella proposta di legge “manca tutto il tema del diritto di vivere l’età adulta (bambini fino a che i genitori muoiono), manca tutto il tema del progetto di vita (si rischia di fare solo istituti più piccoli)”, e poi una ‘stoccata’ riguardo le irrisorie risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Campania: “Un milione di euro non sono sufficienti!”.
Il comunicato infine si conclude con la richiesta di modifica della proposta di legge di Oliviero, che sarà avanzata dalle associazioni attraverso l’Assessore regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini. Perché come dice il Presidente Daniele Romano: “Siamo favorevoli a un legge sul dopo di noi, ma che sia condivisa con noi.”. Crediamo sia il minimo, un ragionevole inizio per una buona Legge sulla Disabilità, a prescindere dalle promesse no?