Roma. Report assemblea “Uno sguardo intersezionale su razzismo e fascismo”
ROMA – Giovedì 1 marzo alle ore 19:15, presso la scuola Di Donato in Via Bixio 95 a Roma, si è svolta l’assemblea dal titolo “Uno sguardo intersezionale su razzismo e fascismo”.
L’evento è stato promosso da “Non una di meno”, associazione italiana nata con l’intento di riunire diverse realtà femminili e femministe, al fine di parlare di libertà di scelta, di percorsi di autonomia, di educazione alle differenze.
Durante l’evento il movimento femminista ha esposto i motivi di protesta che sono alla base dello sciopero generale indetto dall’organizzazione stessa, previsto l’8 marzo, per discutere dei principali temi che compongono il piano femminista: violenza di genere, sfruttamento, precarietà del lavoro, richiesta di un welfare universale gratuito e accessibile.
Se si consultano infatti i dati Istat 2016 per analizzare la situazione politica attuale, si evince che “l’85% delle famiglie monoparentali in condizione di povertà assoluta ha come persona di riferimento una donna e l’incidenza della povertà passa dal 6,7% del 2015 all’8,1% del 2016”.
Già lo scorso 8 marzo, Giornata internazionale della donna, il movimento femminista è sceso in piazza per protestare su una serie di temi inerenti l’ambito lavorativo, come il mal funzionamento del sistema alternanza scuola-lavoro, gli effetti negativi della legge 107 sulla didattica, le condizioni di instabilità degli insegnanti precari. Anche quest’anno “Non una di meno” intende dunque ribaltare il concetto di “festa della donna” in quello di lotta per rivendicare i propri diritti e richiamare all’attenzione temi importanti.
L’assemblea di lancio “Uno sguardo intersezionale su razzismo e fascismo”, tenutosi giovedì 1° marzo, ha visto come protagoniste alcune donne nigeriane, testimoni delle difficili condizioni in cui imperversa chi è costretto a lasciare il proprio paese e spostarsi in un altro. Storie difficili, ma che hanno evidenziato la capacità di queste giovani di saper fronteggiare le numerose difficoltà senza lasciarsi intimorire dal peso delle discriminazioni razziali: “Vogliamo capire come il razzismo istituzionale e tutte le retoriche neofasciste rappresentino uno strumento di violenza contro le donne e le questioni di genere, soprattutto contro chi è immigrata”, così è intervenuta una delle rappresentanti del movimento femminista, proseguendo: “il razzismo e le molestie sessiste si intersecano sui luoghi di lavoro ed è dunque necessario combatterli”.
Durante l’evento si è poi avuto modo di discutere sulla situazione delle donne richiedenti asilo, delle quali se ne contano circa 21mila in Italia, e su dove vengano accolte una volta giunte sul nostro territorio.
Femminismo intersezionale, questa la parola chiave dell’incontro, la quale fa riferimento a quell’ideologia che racchiude in sé i principi di uguaglianza e i diritti di tutti gli uomini, al fine di rimuovere ogni forma di oppressione e ingiustizia. Questa assemblea ha avuto l’obiettivo di porre attenzione sui temi sociali in materia di tutela e rispetto per le donne, protagoniste di un processo di emancipazione non ancora completo.
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