Sarno. Il Movimento 5 Stelle raccoglie firme contro la riforma costituzionale
SARNO – In Piazza “Cinque maggio” a Sarno, come in tante altre città d’Italia, nei giorni scorsi la raccolta firme per contestare la riforma costituzionale Boschi-Renzi, che verrà messa al voto nel prossimo ottobre. L’iniziativa di Sarno è stata promossa dalla sede del Movimento 5 Stelle, e ha riscosso un discreto successo.
Tra i punti della riforma che vengono messi in discussione c’è la fine del bicameralismo perfetto, infatti il Senato continuerà a esistere e rappresenterà le istituzioni territoriali, ma il potere titolare politico e il controllo dell’operato del governo spetterà solamente alla Camera.
Le novità della riforma riguarderanno anche le proposte di legge a iniziativa popolare, per le quali saranno richieste invece di 50mila firme, ben 150 mila. La legge inoltre, per essere approvata, deve effettuare dei passaggi entro dei termini definiti dal Parlamento. Saranno introdotti dei referendum popolari propositivi, ma l’approvazione di un’eventuale legge e le sue modalità verranno stabilite sempre dalla Camera.
Tra gli altri punti importanti figura anche l’abrogazione dell’articolo 99 della Costituzione, e dunque si auspicherebbe l’abolizione del CNEL, ossia il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. E’ prevista inoltre, a 3 giorni dall’approvazione della legge, la nomina di un commissario straordinario al quale affidare la gestione per la liquidazione e la ricollocazione del personale presso la Corte dei Conti.
I ragazzi del Movimento di Sarno, come i tanti attivisti a tutela della Costituzione, si oppongono alla riforma poiché essa non garantisce la sovranità popolare, anzi la consegnerebbe nelle mani di una minoranza parlamentare che, grazie al premio di maggioranza, si impossesserebbe di gran parte dei poteri. Non amplia la partecipazione diretta dei cittadini, non è frutto della volontà autonoma parlamentare, e soprattutto non riduce i costi della politica, non semplifica, non è una riforma scritta e spiegata in modo chiaro e comprensibile.
Secondo gli esponenti grillini le raccolte firme che sono state organizzate, non solo nella città di Sarno, servono per far sentire la voce di quei cittadini “che rifiutano lo scempio di una riforma che sottrae poteri e mortifica sia i cittadini che il Parlamento, e che instaura così un regime politico fondato sul governo del partito unico”.
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