Scambi di coppie. I consigli della Venere Bianca: ”Trasgressione è essere normali, sereni e a volte fedeli.”
NOLA – Ha destato scalpore nell’agro-nolano il ritrovamento di un film a luci rosse che ha per protagonisti alcuni giovani scambisti delle città di Nola e di Saviano, Comuni della provincia di Napoli. Il film in questione curiosamente era disponibile nelle edicole del territorio e ha suscitato la sorpresa dei giovani protagonisti, l’indignazione della cittadinanza, ma anche il plauso di coloro che li hanno riconosciuti. Non mancano tuttavia le paure e le perplessità nei confronti di una vera e propria moda che pare stia prendendo piede nell’agro-nolano, soprattutto tra i giovanissimi e gli amanti della trasgressione: lo scambio di coppia. Per chiarire i dubbi dei più curiosi e venire incontro alle esigenze dei meno esperti, abbiamo deciso di rivolgere le nostre domande a Manuela Falorni, classe 1959, pornodiva italiana tra le più famose di tutte i tempi, conosciuta anche come la “Venere Bianca”, acclamata dalla critica dell’epoca come la nuova Moana Pozzi, massima esperta in materia di sessualità ed erotismo.
La facilità con cui è possibile reperire materiale per adulti sembra aver assuefatto i ragazzi alla pornografia. Il sesso ha dunque perso i suoi caratteri di tabù?
«Purtroppo sì, in certi casi ha perso il suo carattere di tabù, e quindi ha perso proprio il ‘valore’. La pornografia sarebbe dovuta rimanere come fino a qualche anno fa, chiusa nei cassetti dei genitori, a chiave. Bellissimo poter andare a curiosare e scoprire, ma sempre attraverso il “non si deve fare”. Trovo assurdo che con un semplice click, a ogni ora del giorno e della notte, chiunque possa accedere, tramite computer, a immagini pornografiche, che spesso possono essere anche violente e andare oltre il semplice rapporto sessuale.»
Il fotografarsi, il riprendersi, sono fenomeni diffusi anche nella vita sessuale. Quali sono i rischi derivanti da tale comportamento?
«Certo, giocare con il proprio partner sessualmente, quindi farsi foto durante il rapporto e altri piccoli giochi è sicuramente eccitante, ma come tutte le cose ha bisogno dei propri tempi. Finché a fare questo sono coppie adulte, coppie coscienti fino in fondo di quello che fanno, questo gioco può essere eccitante e quindi far bene anche a coppie ormai navigate, ma se questi piccoli giochi apparentemente innocui vengono fatti da coppie giovanissime, per esempio 15enni o 16enni, è chiaro che possono venire ‘usati’ e interpretati nella maniera sbagliata. La sessualità delle coppie giovanissime dovrebbe essere vissuta più, diciamo, intensamente, più sotto forma di amore e non solo totalmente come trasgressione.»
Giova alla coppia vivere un’intimità aperta e alternativa? Vi sono limiti che vale la pena rispettare anche in fatto di trasgressione?
«Nelle coppie adulte, vivere il rapporto sessuale con una certa trasgressione sicuramente può giovare, ma può giovare solamente in un caso e cioè quando entrambe le parti, sia l’uomo che la donna, sono consenzienti e amano il gioco, e nessuna delle due parti subisce tale gioco. Per esempio, quando una coppia decide di entrare in un club privè per un eventuale scambio di coppie o per giocare con un singolo, ecco tutto questo deve essere un desiderio di entrambe le parti e non magari il desiderio dell’uomo, ma spesso purtroppo accade di vedere la propria compagna in certe situazioni, mentre invece la donna subisce il desiderio del proprio uomo. Il gioco erotico e la trasgressione di una coppia deve sempre rispettare gli equilibri della coppia stessa e nessuno dei due deve subire, ma entrambi devono ‘desiderare’ quando ci sono queste premesse. Qualunque sia il gioco trasgressivo della coppia, sicuramente può far bene alla coppia stessa. Quindi il gioco libero di una coppia può essere fortificante o può essere deleterio: dipende dalla coppia, da come viene gestito il gioco e dalla reale stima, dal reale amore e dalla reale forza della coppia.»
Cosa è rimasto della ‘sessualità’ italiana, di cui lei è stata a pieno titolo una dei massimi esponenti? Cosa è cambiato da allora?
«Col passare degli anni mi sono resa conto che il sesso ha perso quel valore di trasgressione e anche quel valore di amore che c’è fra due persone. Non so, forse, certo non nelle persone della mia età, forse è un atteggiamento più giovanile. Non lo so, ma sento e vedo atteggiamenti diversi verso il sesso. Quando ero ragazza ci si approcciava in un modo molto diverso e quando io ho iniziato la mia carriera all’inizio degli anni ’90, che era ancora trasgressione pura, era fantastico lavorare nell’ambiente del porno perché ti sentivi una persona libera e appagata. Adesso credo che la vera trasgressione sia diventata la normalità, è assurdo questo, ma credo proprio che essere trasgressivi sia essere normali e vivere la sessualità con serenità, con tranquillità, e tante volte anche con la fedeltà, quella fedeltà alla quale io ho sempre creduto poco, ma che forse bisognerebbe cercare di rivalutare.»