Sigarette elettroniche. Presenza di composti dannosi alla respirazione
PORTLAND – Il 16 aprile, ricercatori della Portland State University hanno pubblicato le conclusioni di uno studio condotto sulle sigarette elettroniche, sostenendo che il livello di sostanze chimiche utilizzate per aromatizzarle risulta spesso il doppio della quantità raccomandata, rendendole così dannose per la salute.
La rivista Tobacco Control ha pubblicato ieri le conclusioni di uno studio sulle e-cigarettes, portato avanti dai ricercatori della Portland State University nell’Oregon, Stato federato degli Stati Uniti d’America. Il team ha esaminato i prodotti chimici impiegati per aggiungere i vari gusti alle sigarette elettroniche, che vanno dal caffè ai mirtilli, commercializzati come sicuri dai produttori poiché utilizzati per prodotti alimentari e dolciumi. Ma, come sottolineato dai ricercatori, questa sicurezza è relativa all’ingerimento di essi e non all’inalazione.
Dopo aver analizzato trenta prodotti diversi, per determinare il tipo e il livello di sostanze chimiche adoperate per le sigarette elettroniche, è emerso che 6 dei 24 composti identificati erano aldeidi, composti organici noti come principali irritanti respiratori, comunemente usati nelle sigarette con un volume di circa 5 ml al giorno, pari al doppio del limite raccomandato di benzaldeide e vanillina. Inoltre, i ricercatori hanno aggiunto che le sostanze chimiche utilizzate per insaporire le e-cigarettes, quando portate ad alte temperature per ‘svapare’, possono produrre prodotti di degradazione tossici.
Lo studio, portato avanti su un campione ristretto di sigarette elettroniche in mercato, probabilmente avrebbe rivelato risultati simili anche in un più ampio sondaggio, in quanto, come mostrano i risultati ottenuti dagli esperti dell’Università di Portland, indubbiamente i livelli di sostanze chimiche utilizzate risultano eccessivamente elevati in un gran numero delle migliaia di prodotti attualmente disponibili sul mercato.
“Sono necessari regolamenti”, hanno dichiarato i ricercatori ai microfoni del quotidiano britannico The Independent, “Questi dovrebbero includere una lista di ingredienti obbligatoria, limitando i livelli di alcuni aromi e limitando i livelli totali ammissibili degli aromi, particolarmente perché vi è una certa preoccupazione che i prodotti aromatizzati possano rendere le e-cigarettes più attraenti agli occhi dei giovani.”
By Miriam Lanzetta