Sociale. Zero-100 per i benefici della clown terapia

 

NAPOLI – Da venerdì 21 aprile a domenica 23 aprile, Piazza Garibaldi è stata animata da Zero-100, la manifestazione dedicata a bambini, adulti e nonni e creata a supporto della clown terapia, attraverso stand, laboratori e spettacoli.

La manifestazione è stata realizzata dalle associazioni Teniamoci per mano Olnus e A.F.E.P.A.T Onlus (Associazione Ferrovieri e Pensionati Amanti del Treno), e organizzata da Sepa Holding Srl. L’iniziativa è stata patrocinata, tra gli altri, dal Comune di Napoli, dall’Assessorato allo sviluppo, dal Consiglio Regionale della Campania, dalla Caritas Diocesana di Napoli e da Federconsumatori Campania.

Il villaggio di Zero-100 è stato allestito negli spazi adiacenti la Stazione Centrale di Piazza Garibaldi. Per tre giorni le famiglie hanno potuto partecipare a laboratori di clown terapia, passeggiate tra gli stand, e hanno assistito a spettacoli teatrali e musicali, sottoponendosi anche a visite mediche grazie al Campus della salute.

Durante la manifestazione si è festeggiato il primo raduno di clownterapia con un ospite importante: Michael Christensen, considerato il fondatore della clown terapia, un clown professionista che nel 1986 diede vita al “The Clown Care Unit”, un’unità speciale di clown-dottori, il cui scopo è ancora oggi quello di portare gioia e sorrisi all’interno degli ospedali.

Per comprendere a fondo i benefici della clownterapia, abbiamo incontrato uno degli organizzatori dell’evento, Nunzia Mammella dell’associazione Teniamoci per mano Olnus.

Ci parla della manifestazione Zero-100?

«La clownterapia è una missione cui, nel contesto della manifestazione Zero-100, abbiamo dato una consistenza più profonda: oltre che coinvolgere altre persone, abbiamo dato la possibilità ai volontari di acquisire della competenze professionali per affrontare le situazioni con maggior consapevolezza e motivarli a proseguire questo cammino. Per questo abbiamo riunito un po’ di professionisti che si sono mostrati disponibili a condividere le loro esperienze. Abbiamo invitato, primo fra tutti, Michael Christensen, il fondatore della clown terapia. Inoltre, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, per aiutare i nostri volontari a sviluppare la creatività e l’immaginazione; e Rodolfo Matto che ha tenuto un workshop sullo yoga della risata. Insomma, la manifestazione è stata nutrita con tanti professionisti e speriamo anche in futuro di strutturare sempre meglio quest’iniziativa, aprendola non solo ai volontari dell’associazione, ma anche a coloro che sono interessati a operare con le persone, con i bambini, e anche in contesti sociali di disagio».

Dove opera l’associazione Teniamoci per mano?

«Noi operiamo principalmente negli ospedali e nelle case-famiglia. Quest’anno stiamo cercando di andare anche al di fuori del contesto ospedaliero, proprio perché riteniamo che il clown, in quanto portatore di gioia e allegria, sia indispensabile e utile non solo all’interno degli ospedali, ma anche in altri contesti. Noi operiamo lì dove c’è bisogno di gioco e di risate. La cosa potrebbe sembrare futile, ma spesso un sorriso riesce a dare coraggio nell’affrontare situazioni difficili. Ridere ci aiuta ad affrontare la vita con meno paura».

Lavorate solo con i bambini?

«Noi lavoriamo sia con i bambini che con gli anziani. Gli anziani, oltre a soffrire a causa delle malattie, spesso soffrono di solitudine. Noi cerchiamo di donare anche a loro un sorriso».

Per la manifestazione, Teniamoci per mano Olnus si è unita all’associazione A.F.E.P.A.T. Olnus. È la prima volta che lavorate insieme?

«Questo è il primo evento in cui collaboriamo. Noi ci occupiamo sia di bambini che di anziani, mentre l’associazione A.F.E.P.A.T. Olnus si occupa principalmente di terza età; quindi i nostri interessi coincidono. La clown terapia è vista un po’ più come una mansione da svolgere nei confronti di bambini, ma in realtà tutti hanno bisogno di un sorriso. Speriamo che in futuro si possano creare altre collaborazioni».

Segnaliamo che all’inaugurazione era presente anche Ermanno Russo, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, che ha espresso ai nostri microfoni la volontà di «varare una proposta di legge che intende istituire la figura dell’operatore di clown terapia. L’idea fondante è quella di creare una professionalità specifica, istituendo quindi un corso di formazione professionale che rilasci un titolo specifico per la professione di operatore di clown terapia».

By Ilaria D’Alessandro

Leave a comment