Solidarietà. A Villa Domi la cena di beneficenza per genitori separati
NAPOLI – Martedì 27 giugno alle ore 20:30 nella suggestiva Villa Domi a Napoli, l’Associazione onlus “Papà e mamme separate” ha organizzato una serata di beneficenza e solidarietà con musica, intrattenimento e cena a buffet. La serata ha avuto lo scopo di raccogliere fondi da devolvere al progetto “La casa di Bruno”: una casa di accoglienza per genitori separati e figli di genitori separati, vittime delle condizioni di disagio economico e non che inevitabilmente si creano dopo la separazione.
In seguito all’adesione a un bando di concorso indetto dalla Regione Campania, per l’assegnazione di un bene confiscato alla camorra, l’Associazione si è posta l’obiettivo di far diventare la casa un luogo confortevole e familiare, per evitare momenti di disagio e imbarazzo nelle prime fasi d’incontro tra genitori che hanno lasciato casa e figli. Tanti gli sponsor che hanno aderito all’evento, tra loro Amaro Rosso, Antica Cioccolateria Napoletana, Le mie Idee di Rosaria Miceli, il birrificio Lenz, e 110 e lode pizzeria di Staiano Salvatore, che con oltre 200 pizze fritte ha entusiasmato i partecipanti.
Madrina dell’evento è stata Marianna Mercurio, attrice e cantante napoletana che ha intrattenuto durante la serata. Presente anche Domenico Contessa, proprietario di Villa Domi, che ha messo a disposizione la struttura a favore dell’associazione e del progetto.
Al riguardo abbiamo raccolto la testimonianza di Barbara Arena, psicologa responsabile dell’Associazione Nazionale Papà e Mamme Separati.
Da chi è partita l’idea del progetto “La casa di Bruno”?
«Questa cena di beneficenza ha rappresentato l’occasione per sostenere una causa etica e sociale. L’idea del progetto è partita dal presidente dell’Associazione, Alessandro Ciardiello; da me; e da un mio collaboratore che si chiama Giacomo Rotoli.»
Le istituzioni vi supportano economicamente?
«Non percepiamo e chiediamo fondi alle istituzioni, solo un supporto morale».
Con il ricavato di questa serata cosa farete?
«Abbiamo una casa confiscata alla camorra e con il ricavato degli eventi di beneficenza abbiamo arredato la casa e il suo mantenimento. La casa consentirà ai genitori separati, con difficoltà economiche, di essere accolti nelle prime fasi della separazione e nel riavvicinamento ai figli sottratti o costretti in case famiglia.»
Dove si trova “La casa di Bruno”?
«La struttura è in via Gran Sasso, a Secondigliano».
Altri progetti futuri?
«Sì, contiamo di aprire altre case-famiglia con questo sfondo sociale e iniziare un ciclo di seminari di sensibilizzazione.»
Cara giornalista bell’evento e bello l’articolo. volevo solo dirle che mi sarebbe piaciuto che ci fosse anche la foto del mio tavolo, quello della cioccolata, poichè la foto da voi pubblicata non è inerente alla cioccolata ma dell’amaro. Mi farebbe cosa gradita se lei la inserisse.