Solidarietà. Il libro “Sotto il cielo delle stelle di vetro” per un’associazione umanitaria
NAPOLI – Una guerra che ormai va avanti da anni, un dramma che pare bruciare e annientare anche il più piccolo briciolo di speranza e salvezza. Accade in Siria: terra di combattimenti, soprusi, tragedie, di occhi che chiedono una tregua dalla violenza e dalla cattiveria, di un popolo che fugge per rinascere di nuovo perché i concetti di ‘casa’ e ‘famiglia’ si frantumano insieme alle macerie. La giornalista Luana Silighini, nel suo libro “Sotto il cielo delle stelle di vetro”, racconta con tono fiabesco la storia di una bambina siriana di nome Kamar, che insieme alla sua famiglia fugge da Aleppo per mettersi in salvo.
“Questa bambina riassume in un’unica voce tutte quelle che ho ascoltato. Ho incontrato donne e uomini siriani che hanno vissuto per mesi in una tomba romana, o nei campi per rifugiati, con i loro figli. Senza corrente elettrica, senza medicine o legna per scaldarsi. Ho parlato anche con molti dei loro ragazzi.”, così spiega l’autrice il suo volume, approdato sulla piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal basso” con l’intento di dar vita a un’associazione che si occupi dei bambini orfani di guerra, attraverso una raccolta fondi che punta a raggiungere la cifra di 18mila euro. Chi sosterrà la campagna, sarà poi ricompensato ricevendo il libro della scrittrice, che abbiamo intervistato.
Come è nata l’idea di questo progetto?
«Chiaramente per realizzare questo libro io mi sono dovuta documentare sulla guerra siriana e sulla situazione in cui vivono i bambini, essendo poi la protagonista del mio romanzo una bambina. Durante questo processo di documentazione ho sentito dentro me la necessità di doler aiutare, in qualche modo, questa popolazione. Girando per le scuole poi i bambini stessi chiedono “e noi cosa possiamo fare?”. Mi sono accorta che i bambini fanno molte domande, del tipo “da dove scappano?”, “lasciano la famiglia?”, “ritorneranno?”. Insomma sono incuriositi da questa realtà così diversa dalla loro.»
In che modo avverrà la raccolta fondi?
«Per il momento mi sono affidata a produzioni dal basso. Sto cercando di divulgare attraverso i social e partnership per quanto riguarda la federazione nazionale della stampa.»
Una volta che questo progetto prenderà vita, in che modo verranno aiutati questi bambini?
«L’idea è quella di creare un’associazione umanitaria, quindi anche facendo comunità. L’intento è di aiutare i bambini lasciati orfani dalla guerra, attraverso adozioni a distanza, raccolta fondi. Insomma ciò che è importante è lanciare una prima pietra.»
Obiettivi da raggiungere in questa campagna?
«Distribuire il libro all’interno delle librerie e delle scuole e cercare di dare un aiuto concreto a questi bambini.»
Segnaliamo che l’eventuale donazione può essere effettuata direttamente sulla piattaforma internet di “Produzioni dal basso”.
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