Solidarietà. Manifestazione contro il “bloqueo”, al fianco di Cuba
NAPOLI – Cuba non è sola nella lotta contro il blocco economico, al suo fianco tanti attivisti napoletani si incontreranno a Piazza Dante venerdì 9 aprile 2021, alle ore 16:30, per manifestare solidarietà al popolo cubano e condannare il blocco economico imposto dagli Stati Uniti d’America all’Isola, da oltre 61 anni, e che non è stato interrotto nemmeno in questa fase delicata della pandemia da Covid-19.
Pochi giorni fa Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica di Cuba, ha dichiarato: “Sono convinto, per tutte le ragioni che abbiamo, per le risposte che abbiamo dato in questi tempi difficili davanti al mondo, che saremo sostenuti dalla maggioranza dei paesi nella lotta contro il blocco”. Da segnalare che, nonostante Cuba sia economicamente in ginocchio a causa delle sanzioni e dei blocchi unilaterali americani, ha inviato in Italia, senza nessuna esitazione, attrezzature, medicine, dottori e infermieri durante la prima ondata Covid-19, proprio quando l’Italia era in estrema difficoltà e le immagini di morte dalla Lombardia viaggiavano attraverso la rete in tutto il mondo. Ma in cambio dal nostro Paese ha ricevuto un ignobile tradimento: pochi giorni fa l’Italia ha infatti votato contro una risoluzione presentata al Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU per chiedere lo stop delle sanzioni economiche.
Il blocco esiste ed è feroce, ha conseguenze concrete sulla vita del popolo cubano: il blocco degli Stati Uniti d’America contro Cuba è l’assedio economico più lungo nella storia del mondo; le restrizioni commerciali statunitensi hanno generato la perdita di oltre 1.960.933.678 milioni di dollari, interessando il sistema economico e lo sviluppo sostenibile di Cuba; gli Stati Uniti stanno intensificando il blocco in modo brutale, al ritmo di una misura alla settimana, cercando di strangolare il popolo; Cuba non può accedere a valute estere o crediti bancari con istituzioni internazionali, per mitigare il deficit economico; nel settore educativo, il blocco economico comporta una grande difficoltà nel pagare il trasporto di merci, materiale didattico e attrezzature scolastiche; nonostante gli sforzi del governo cubano, l’embargo provoca durissime difficoltà anche in termini di sussidi e distribuzione di cibo; lo Stato cubano ha garantito il libero accesso alla salute, riducendo e controllando i problemi sanitari, tuttavia persistono difficoltà nell’acquisizione di farmaci, soprattutto per il cancro e altre malattie, a causa delle normative a cui sono soggetti imprese e laboratori che decidono di commercializzare con Cuba.
A Cuba il diritto alla vita è un diritto umano e non una merce. Investire sulla sanità significa svolgere un lavoro preventivo, casa per casa, unendo in una stretta cooperazione pazienti e personale sanitario, che insieme stanno affrontando la pandemia.
A poco più di un anno di pandemia Covid-19, Cuba si è presa cura del suo popolo, ma ha espresso anche la propria vocazione umanista e i suoi sentimenti di solidarietà internazionale inviando ben 57 brigate mediche in 40 paesi del Mondo, fra cui diversi paesi europei, per combattere in prima linea la pandemia.
Si ricorda che il voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove si affronterà per la 29ª volta, è nel prossimo mese di maggio, con la nuova proposta di Risoluzione contro il Blocco (o bloqueo) imposto dagli Stati Uniti a Cuba. In previsione di questa scadenza è fondamentale continuare a lottare al fianco di Cuba e di tutti i paesi strangolati unilateralmente dalle politiche espansionistiche americane.
Durante la manifestazione di venerdì sarà condannata fermamente la posizione assunta dal Governo italiano in questa votazione, contraria a ogni logica di umanità, soprattutto in tempi di pandemia, e che siamo sicuri non esprima la volontà popolare degli italiani; sarà espressa inoltre forte solidarietà verso il popolo cubano e i popoli di tutti i Paesi sottoposti a blocchi o a politiche di aggressione che impediscono il libero sviluppo e l’autodeterminazione