Steroidi anabolizzanti. Paradosso del macho impotente
TRENTO – Sempre più diffuso il consumo di steroidi anabolizzanti tra i giovani frequentatori di palestre, al fine di aumentare prestazioni fisiche e massa muscolare. Le sostanze illecite dirette in Italia vengono prodotte principalmente nell’est Europa e si riversano negli ambienti sportivi di qualsivoglia livello e categoria, ma non solo, c’è infatti anche chi li usa per migliorare la propria prestazione sessuale: sempre più locali a luci rosse si dotano di questi farmaci per rispondere alle esigenze dei clienti.
Non si può certo dire che sia un fenomeno recente, ma il doping ha raggiunto negli ultimi anni una diffusione record: solo nel mese di aprile i carabinieri hanno sequestrato intorno alle 10.000 fiale, fialette o confezioni di farmaci in diverse città italiane, per un valore di centinaia di migliaia di euro. Una delle operazioni più importanti è stata condotta in Trentino: oltre 3mila fiale, circa 250mila euro sequestrati. Le droghe, provenienti da Macedonia, Moldavia ed Egitto, erano distribuite da farmacisti senza la regolare richiesta di certificazione medica.
Cosa sono esattamente gli anabolizzanti? Si tratta di sostanze che riproducono gli effetti dell’ormone responsabile dello sviluppo degli organi sessuali maschili, insomma hanno l’effetto di mascolinizzare: tono della voce più basso, irsutismo, maggiore massa muscolare. Ed è proprio in vista di questo risultato che cresce tra i giovani la ‘fame’ di questi supporti chimici: infatti, oltre al doping classicamente inteso, cioè la ‘spintarella’ che aiuta gli atleti a vincere, la dimensione più preoccupante del fenomeno è quella che sta prendendo piede nelle palestre locali, dove appare sempre più normale integrare l’attività fisica con la chimica.
Il dirottante luogo comune è che gli intrugli che vengono proposti o offerti in questi ambienti siano semplici proteine, insomma invece di due bistecche si mangiano una pasticca. Ma le cose non stanno così: dalle analisi dei campioni sequestrati è risultato che nella lunga lista di ormoni e prodotti chimici presenti negli steroidi, spesso si trovano anche principi attivi a uso veterinario. E gli effetti collaterali? Limitandosi ai principali, eccoli: aumenta il rischio per arteriosclerosi, epatiti e tumori al fegato, il sistema nervoso si sballa tendendo all’aggressività, viene inibita la produzione di sperma con conseguente rimpiccolimento dei testicoli e rischio impotenza. Insomma, il modello del supermacho ‘pompato’, perseguito da tantissimi ragazzi, rischia invece di farci sommergere da un’orda di omoni muscolosi più isterici e insicuri di una ragazzina adolescente, con tutto il rispetto per le adolescenti.
By Cecilia Dapor