Strage di Charleston, musulmani raccolgono fondi per chiese bruciate
NEW YORK – Un gruppo di associazioni musulmane americane ha lanciato, dal 2 luglio, una campagna di raccolta fondi per ristrutturare le otto chiese bruciate durante i dieci giorni seguenti la sparatoria di Charleston dello scorso 17 giugno, nella quale morirono 9 afroamericani.
La Muslim Arab American Association di New York, la Ummah Wide e altri gruppi di attivisti musulmani hanno lanciato il progetto di raccolta fondi che fino a oggi ha già raccolto circa 29.000 dollari, sfiorando l’obiettivo prefissato dei 30.000 dollari da raggiungere entro il 18 luglio. Nella descrizione del progetto è così riportato: “Tutti i luoghi di culto sono santuari, un posto dove sentirsi sicuri, dove cercare rifugio quando il mondo si fa duro da sopportare. Come musulmani conosciamo l’importanza di proteggere le persone che si rivolgono a Dio in varie lingue. Vogliamo per gli altri quello che chiediamo per noi stessi: il diritto a pregare senza intimidazioni, il diritto alla sicurezza, il diritto alla proprietà”.
Dopo la sparatoria di Charleston, opera del criminale razziale 21enne Dylann Roof, sono state ritrovate arse otto chiese negli stati americani del Tennessee, South Carolina, North Carolina, Florida, Ohio e Georgia. Di queste, secondo gli investigatori del caso, tre sono state date alle fiamme volontariamente, mentre le altre, secondo fonti citate da Al Jazeera, non sarebbero state distrutte per ragioni di odio razziale. Intervistato da The Guardian, Cleveland Hodby III, pastore di College Hill, una delle chiese date alla fiamme, ha dichiarato: “La Chiesa è sempre stato un posto sicuro. Ora la sua aurea di sicurezza è stata rubata. Sta a noi ripristinarla”.
La stessa necessità di sicurezza è reclamata dai musulmani: sul caso si è espresso anche l’imam e dotto musulmano Zaid Shakir, dalla California, secondo il quale la violenza subita dagli afroamericani cristiani è sistematica e istituzionalizzata. “Siamo consapevoli, pur non avendone esperienza diretta, del clima di odio razziale e bigottismo che è stato riacceso nel Paese”, ha chiosato infatti lo studioso islamico.
By Margherita Sarno