Teatro. Al Nuovo di Napoli “Sei personaggi in cerca d’autore”, intervista a Marilia Testa
- Locandina
- M. Testa In scena nel ruolo di Figliastra
- Marilia Testa
NAPOLI – Martedì 11 e mercoledì 12 febbraio alle ore 18.30, al Teatro Nuovo di Napoli, in Via Montecalvario 16, sarà in scena lo spettacolo “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello. Sul palco Paolo Spezzaferri, che firma elaborazione e regia, e Tina Femiano, Marilia Testa, Luca Lombardi, Francesco Savastano, Pietro Juliano, Luigi Esposito, Chiara Malvano, Anita Mosca, Peppe Carosella, Guglielmo Capasso. Produzione de Gli Ipocriti.
In un teatro, dove un regista e i suoi attori provano una commedia da mettere in scena, irrompono sei personaggi tra lo stupore e l’incredulità dei teatranti: dicono di essere in cerca d’un autore che li ha prima inventati e poi abbandonati lasciando così la loro storia irrisolta. I personaggi di questa famiglia, composta da padre, madre, figlia, figlio, un giovinetto e una bambina, iniziano a raccontare il loro dramma ricco di passioni contrastanti e vicendevoli sopraffazioni. Il regista, incuriosito, propone ai suoi attori di interpretare il dramma di questa famiglia, che però diventerà sempre più insofferente nel vedere imprigionate negli schemi e nelle convenzioni del linguaggio scenico le proprie vicende…
In linea con l’opera di Pirandello, l’allestimento mette in risalto il rapporto tra realtà e finzione, tra il vivere la scena e il recitare la vita, in cui ha ruolo fondamentale l’identità dell’uomo-attore, mostrata al prossimo nelle sue infinite maschere e celata allo stesso interprete.
Tra i protagonisti dello spettacolo, nel ruolo della Figliastra, si segnala la vulcanica Marilia Testa: primi passi a teatro da bambina, poi un diploma d’Attore (Primo triennio accademico del Teatro Stabile di Napoli, diretto da Luca De Filippo e poi da Mariano Rigillo). Appena maggiorenne già in tournée con alcune compagnie di giro, tra cui quella di Luigi De Filippo. La sua conoscenza musicale della canzone classica napoletana la porta in scena in diverse occasioni con la Nuova Orchestra Scarlatti, insieme a Roberto Del Gaudio e ai Virtuosi di San Martino, come attrice e vocalist, e tante altre esperienze importanti.
Al riguardo, questo il commento di Marilia Testa sul ruolo di Figliastra: “Vivo un rapporto viscerale con il mio personaggio. Sono stata e continuo a essere ossessionata dalla vicenda di questi personaggi pirandelliani e dalla mia Figliastra. Per un legame che non saprei ben definire, ma che ha un non so che di trascendentale! E’ un ruolo che sognavo da sempre, direi proprio il ruolo della vita, quello che da attore aspetti come il pane”.
Quanto ha studiato per farlo suo?
“Gioco nel definirmi una ricerc-Attrice, per il modo con cui affronto ogni lavoro sul personaggio, cercando materiale utile per arricchire il mio bagaglio personale e la vita interiore del personaggio da incarnare. Quando ci lavoro da sola, leggo e rileggo il testo dall’inizio alla fine, fino alla nausea, talvolta tornando a rivedere e a consultare altre fonti, come la prefazione dello stesso Pirandello. Nutro il mio personaggio come un figlio, mi sento responsabile della sua crescita e cerco di riempirlo di vita propria. E’ un lavoro minuzioso, in costante evoluzione, ed enormemente stimolante“.
E’ più teatro o più vita?
“Vivo con assoluta abnegazione tutto ciò che riguarda la mia vocazione teatrale. Vorrei tanto potessimo vivere ogni giorno insieme a questi nostri personaggi! Sulle sacre tavole… È il modo che mi è più congeniale di stare al mondo”
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