Terra dei Fuochi. Dal Calamandrei un dipinto ‘malato’ di tumore
NAPOLI – Una brillante reinterpretazione degli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei è stata realizzata dalla Professoressa Sandra Castiello, del Liceo Classico “P. Calamandrei” di Napoli, e dai suoi alunni. Il titolo del progetto è “Campania infelix – col seno di poi ma col senno di sempre” e ha lo scopo di mostrare, attraverso l’arte, la devastante malattia del cancro, che sempre più frequentemente colpisce gli abitanti della Terra dei Fuochi.
Le raffigurazioni della megalografia della Villa dei Misteri si ispirano alla pittura greca e riportano personaggi mitologici che eseguono un rito in onore del dio Dioniso. La Villa, da poco restaurata e riaperta al pubblico, possedeva ampie sale e giardini da cui si poteva ammirare un suggestivo panorama, ma dopo l’eruzione del 79 d.C. fu adibita a villa rustica per la produzione e la vendita del vino.
La docente di lettere classiche del Liceo Calamandrei, dopo aver illustrato ai suoi alunni le origini della Villa e l’importanza culturale degli affreschi, uno degli esempi dello splendore dell’architettura romana, ha avuto l’idea di rappresentare il declino della gloria e lo sfiorire della bellezza: causati dall’uomo, che ha deturpato l’ambiente e innestato un male, per ora invincibile, come il cancro. Da ciò prende vita l’iniziativa di vestire i panni degli antichi ed emulare le pose degli affreschi, dando origine ad un “tableau vivant” e di riprodurre il dipinto su un pannello per rappresentare i soggetti nelle varie fasi della malattia, dal trattamento chemioterapico fino alla morte, in un percorso che conduce dalla vecchia “Campania felix” all’attuale “Campania infelix”. In questo modo Sandra Castiello ha spiegato ai suoi alunni, in modo originale, la “Terra dei Fuochi”, ottenendo l’esposizione del dipinto nella Sala del Capitolo di San Domenico Maggiore.
Il progetto, durante la presentazione, ha ricevuto il plauso delle mamme attiviste dei bambini morti nella Terra dei Fuochi, dell’associazione “Noi genitori di tutti”, dell’oncologa E. De Maio dell’ospedale di Livorno e del geologo F. Ortolani. “E’ un progetto importante […] ed è chiaro che si tratta di una testimonianza reale e concreta della presenza devastante e degli effetti travolgenti di una malattia così tanto diffusa nella nostra terra”, ha spiegato Sandra Castiello, lei stessa vittima della Terra dei fuochi, e che ha già collaborato con l’Istituto dei Tumori “G. Pascale” di Napoli portando avanti iniziative simili.
By Ilaria Nebulosi