Tratta di esseri umani, destinazione Roma
ROMA – Circa 100 carabinieri, guidati dal nucleo investigativo di Frascati, hanno arrestato 11 persone tra Roma e Ascoli Piceno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, accusate a vario titolo di “Aver costituito un’organizzazione criminale, con carattere transnazionale, dedita alla tratta di esseri umani, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti”.
Ciò che colpisce dell’inchiesta è la cinica modalità attraverso la quale l’organizzazione criminale, da almeno 10 anni, costringeva persone di minore età alla prostituzione: ragazzini minorenni infatti, con disturbo di genere, venivano reclutati per essere sottoposti a cure ormonali e interventi di chirurgia plastica, per poi costringerli a restituire i soldi delle operazioni e dei trattamenti attraverso l’attività di prostituzione, inviati a Roma e sul litorale romano con documenti falsi e un biglietto di sola andata, per ‘lavorare’.
La tratta di esseri umani è stata scoperta grazie alla denuncia una giovane transessuale argentina, ‘inserita’ appunto nel ‘mercato’ a sud della Capitale. Grazie ad appostamenti, testimonianze e intercettazioni è stata accertata la totale mancanza di libertà delle vittime della tratta, pesantemente assoggettate ai loro carnefici: la disubbidienza veniva pagata con violenze fisiche e psicologiche. Accertata anche la loro responsabilità nella morte di una giovane transessuale, suicidatasi a Pomezia.
L’inchiesta vede coinvolta anche una nota struttura ricettiva argentina, di Buenos Aires, conosciuta con il nome di Hotel Gondolin, alloggio rifugio sociale di persone con disturbo di genere, a cui il regista Fernando López Escrivá, in collaborazione con lo Human Rights Nigths Festival, aveva dedicato un documentario nel 2005. In allegato uno spezzone video dello stesso.