Università. Costo test ammissione a Medicina aumentato a 100 euro
ROMA – Il 16 giugno scorso il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha pubblicato il bando per il test d’ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Le iscrizioni, per tutti coloro che aspirano al camice bianco, saranno aperte fino al 23 luglio: “Abbiamo aumentato il numero di posti disponibili. 1500 in più rispetto allo scorso anno. Questo è il massimo che possiamo fare con il numero di docenti e di strutture a disposizione”, questo l’annuncio del Ministro dell’Università Gaetano Manfredi ai microfoni di RTL 102.5.
Da anni il test di ammissione a Medicina per i giovani studenti rappresenta una sorta di terno al lotto per la difficoltà di accesso. Lo scorso anno a tentare il test furono 70.000 ragazzi, di cui solo 11.500 entrarono, circa 1 su 7.
L’incremento della disponibilità è frutto della triste esperienza della pandemia da Covid-19. Non tutti però sono favorevoli all’aumento dei posti: “No all’aumento dei posti per entrare nella facoltà di Medicina, senza aver prima azzerato l’imbuto formativo in cui si trovano migliaia di laureati che ancora non hanno potuto accedere alla specializzazione. Serve subito la riforma: a ogni laurea deve corrispondere una borsa di formazione”, così il Presidente dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli, che analizza l’effetto imbuto che si verrebbe a creare.
Con il lieve aumento dei posti, proposto dal Ministro Manfredi, c’è stato anche un importante aumento della quota di iscrizione alla prova, che cambia per ogni singolo Ateneo. Per esempio nell’anno 2018/2019 il costo medio del test era al di sotto di 50 euro, precisamente 49,86. Quest’anno invece la quota di iscrizione si aggira intorno ai 100 euro per tutti gli atenei italiani. Denaro gettato al vento per molti partecipanti, visto che molto probabilmente, solo uno studente su sette riuscirà a superare il test, e che, per il ‘famoso’ piano B, nel caso non riuscissero a entrare a Medicina, tenterebbero iscrizione a un’altra facoltà, spendendo altri soldi per nuovi test.
Al riguardo abbiamo raccolto la testimonianza di Giacomo Caradonna, rappresentante degli studenti di Medicina dell’Università di Palermo: «Fin da quando abbiamo scoperto del rincaro del test d’accesso a Medicina, l’anno scorso a Unipa era a 55 euro il test, abbiamo chiesto spiegazioni alla nostra Università. Loro non hanno saputo darci una risposta perché la decisione era stata presa dal CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. L’aumento è stato giustificato con l’omogeneità del prezzo per tutti gli atenei, dato che quello di Medicina è un test nazionale. Molti ragazzi erano turbati per questo grosso aumento. L’anno scorso con 100 euro gli studenti, oltre al test Medicina, provavano anche altre facoltà, come Professioni sanitarie e Biotecnologie. Non tutti entreranno e molti finiranno con spendere più di 100 euro per i test d’ammissione»
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