Uragano Erika, dopo i Caraibi dichiarato Stato d’emergenza in Florida
WASHINGTON-L’uragano Erika che ha colpito i giorni scorsi l’isola di Dominica nei Caraibi provocando gravi danni ,si dirige ora verso la Florida minacciando le coste statunitensi. La furia della tempesta tropicale Erika ha provocato almeno 20 morti e 31 dispersi oltre che distrutto case, ponti, strade e scatenato, successivamente, delle piogge torrenziali con un vento le cui raffiche sono arrivate a picchi di 100km/h.
Dopo aver attraversato Porto Rico nella giornata di ieri, provocando solo lievi danni alle infrastrutture, per lunedì sarebbe previsto il fatidico arrivo di Erika sulle coste statunitensi. Tale previsione ha suscitato non poche preoccupazioni nel direttivo dello stato della Florida, in particolar modo il governatore Rick Scott ha dichiarato lo Stato d’emergenza, ritenendo l’arrivo dell’uragano una “minaccia seria”. Il meteorologo James Franklin ha, infatti, spiegato che queste 24 ore potrebbero essere cruciali per lo sviluppo della tempesta. “La tendenza segnala una graduale diminuzione – ha precisato l’esperto- ieri parlavamo di un uragano, oggi si parla di una tempesta tropicale”. Ma è ancora troppo presto per stimare il livello di precipitazioni che colpiranno le coste della Florida. Il presidente Barack Obama è stato informato sulle misure che saranno intraprese per fronteggiare l’arrivo della tempesta tropicale esortando la popolazione a tenersi aggiornata sull’evoluzione della faccenda e a seguire tutte le indicazioni fornite delle autorità.
Erika è la quinta tempesta tropicale a formarsi nel corso di questa stagione nel Golfo del Messico. In questi giorni abbiamo, inoltre, ricordato l’episodio climatico verificatosi esattamente dieci anni fa, quando l’uragano Katrina colpiva New Orleans provocando 1836 vittime, 705 dispersi e 100 miliardi di dollari di danni. L’evento è stato definito, non a torto, uno dei fenomeni naturali più distruttivi che mai abbiano toccato terra. Non resta dunque che aspettare e sperare che Erika non scateni tutta la sua ira sulle coste statunitensi con la stessa violenza in cui si è scatenata sull’isola caraibica nei giorni scorsi.
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