USA e Gran Bretagna sulle tracce dei jihadisti
ATLANTA – Lo scorso novembre lo Stato Islamico aveva diffuso un video nel quale si assisteva a una decapitazione multipla di ostaggi occidentali. La registrazione è stata analizzata in dettaglio dall’Organizzazione Investigatrice Antiterrorismo (TRAC) degli Stati Uniti e dalla società britannica Quillam Foundation, con l’obiettivo di determinare i metodi di produzione e individuare l’identità degli ostaggi e dei loro carnefici. Anche l’Intelligence australiana ha iniziato ad analizzare il video in questione per valutare l’eventuale coinvolgimento di australiani nella registrazione e nello schieramento dello Stato Islamico.
Gli investigatori, dopo accurate indagini, sono arrivati a capo di scoperte sorprendenti e hanno rivelato il frutto del proprio operato. Secondo quanto dichiarato alla CNN, il video sarebbe costato all’IS circa 200.000 dollari ed è stato registrato in più riprese nel corso di varie ore. Nella registrazione sono inquadrati 22 jihadisti di varia nazionalità: a guidarli un uomo mascherato, dall’accento britannico, un individuo conosciuto poi con il nome di Jihadi John, figurante in precedenti esecuzioni registrate e divulgate in Occidente. Nel video compare un altro individuo col volto coperto che, secondo gli agenti americani e britannici, potrebbe essere una sorta di sosia di Jihadi John, atto a sostituire l’originale in previsione di un possibile attacco.
Ad oggi solo uno dei jihadisti è stato identificato, Maxime Hauchard, cittadino francese convertito all’Islam. Il video è stato girato in un arco di tempo che va dalle quattro alle sei ore a giudicare dalle luci e dalle ombre riflesse, e contiene molte incongruenze come l’insolita alterazione delle scene in cui compaiono assassini e vittime in diversi episodi.
By Margherita Sarno