Vita d’Artista. Anna Mancini, tra Musica e Disturbia
ROMA – Anna Mancini, napoletana classe ’88, segno zodiacale bilancia con ascendente scorpione, è una chitarrista eclettica e compositrice sperimentale: spazia dal tapping, abbinato a un accompagnamento ritmico percussivo, fino agli armonici artificiali, con impiego di diverse accordature alternative. Le sue performance sono caratterizzate da un connubio di brani che variano dalle sonorità dark e new wave a quelle orchestrali e minimaliste, col supporto di apparecchiature analogiche come loop station e drum machine, bottle neck e archetti da violino.
Anna ha un’importante esperienza musicale: ha suonato in diversi paesi europei, principalmente in Germania, Inghilterra, Russia e Belgio. Al suo attivo un tour con Cristiano de André per “Storia di un Impiegato”; e un progetto di musica elettronica con Marco Messina (99 Posse), che è anche il produttore del suo secondo disco, intitolato “Phaenomena”, pubblicato nel 2020.
L’artista si divide tra l’attività di musicista e la passione per l’horror e cronaca nera, infatti con l’impiego del disegno illustra ciò che abitualmente trasmette sotto forma di suono. Attraverso tale immaginario ha creato “Disturbia”, vera e propria icona autobiografica, personaggio politicamente scorretto caratterizzato da uno spiccato senso del black humor che rimanda alle vicende della Famiglia Addams.
Anna, come nasce Disturbia?
«La prima volta che ho disegnato Disturbia ho immaginato questo personaggio ironica e disillusa, una sorta di bambolina con il grembiule nero, di quelli vecchio stampo, che imbraccia piccole armi bianche o dei bazooka, o semplicemente tiene una bottiglia di veleno in una mano e dei resti umani nell’altra. Nel 2020 l’ho presentata in occasione di una mostra e ho cominciato in seguito a digitalizzare le illustrazioni che avevo realizzato a inchiostro, stampando diverse cartoline che ho poi esposto durante i miei concerti.»
Il messaggio risulta sorprendentemente ironico
«Disturbia mi diverte perché rappresenta una figura che si oppone al politicamente corretto, ai falsi moralismi e ai buoni propositi in modo cinico e sarcastico, presentandosi in una vignetta attraverso cui dare voce a riflessioni personali, detti e proverbi riformulati in chiave pungente, sfatando ogni frase motivazionale a favore della cruda realtà dei fatti.»
Uno dei Disturbia più recenti?
«Verso fine dicembre mi sono dedicata per gioco alla realizzazione di un calendario che risultasse altrettanto umoristico: Disturbia ti accompagna per tutto l’anno ricordandoti di mese in mese che la vita fa schifo e non importa quale strada sceglierai al bivio, perché saranno entrambe sbagliate. Il calendario è piaciuto a tante persone e ho ricevuto numerose richieste sia online che durante le mie serate dal vivo, quindi ho proseguito a creare svariati gadget all’insegna del pessimismo cosmico e del black humor.»
E la musica?
«Considerando che in questo periodo è diventato piuttosto difficile suonare, almeno nel mio campo, che è decisamente sperimentale e oltremodo lontano da tutto ciò che riguarda il mainstream, mi sto dedicando molto di più alla seconda, e a essere sincera non mi dispiace affatto»
Insomma, la vita a volte fa davvero schifo, ma grazie alla musica e Disturbia possiamo affrontarla con ironia
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