#YouStink campagna contro crisi dei rifiuti in Libano
BEIRUT – Migliaia di manifestanti libanesi sono scesi per le piazze della capitale, sabato pomeriggio, guidati da un gruppo di ambientalisti, al grido di #YouStink e minacciando lo scoppio di una rivolta popolare se il governo locale non accoglierà le proprie richieste entro martedì.
La campagna ecologica, condotta da attivisti e organizzazioni locali, richiede l’applicazione di un miglior sistema di smaltimento della spazzatura dal momento che la questione rifiuti sta diventando uno degli elementi chiave della fase di stallo politica del Libano. “Molti manifestanti sono giunti nella capitale libanese per prendere parte alle dimostrazioni in segno di protesta nei confronti della cattiva gestione dello smaltimento rifiuti di Beirut, le cui strade sono spesso invase da immondizia che ostruisce il passaggio sia pedonale che automobilistico” così come riporta la testata indipendente Lebanese Streets.
La crisi dei rifiuti è cominciata quando i residenti di Naameh, città della costa libanese a sud di Beirut, hanno bloccato la discarica locale perché era ormai strapiena. Il governo non è riuscito a mantenere la promessa di trovare un nuovo posto per scaricare i rifiuti della capitale, mentre i cittadini hanno cominciato a lamentarsi per le condizioni disastrose in cui riversava la città. Oltre alla crisi rifiuti, infatti, i libanesi sono alle prese con i continui tagli di elettricità ed acqua. Mancanze che testimoniano, secondo gli abitanti locali, una totale inefficienza e mancanza di competenza del governo. “La soluzione non è cambiare il governo – dichiara un cittadino a Lebanese Streets- ma cambiare il sistema di governo”.
La marcia pacifica, partita dalla sede del Ministero degli Interni a Beirut, si è conclusa in Piazza dei Martiri con una richiesta di dimissioni avanzata al Ministro libanese per l’Ambiente, Mohamed Machnouk, lanciando un ultimatum per martedì 1 settembre: “Se le richieste non saranno accolte- affermano i manifestanti della campagna #YouStink- da martedì non marceremo solo a Beirut ma in tutto il Libano”.
By Margherita Sarno